domenica 11 dicembre 2016

Joanna ed il Natale

Joanna con la sua famiglia stava fuggendo dal suo paese povero ed in guerra; quì non si viveva più, non avevano da mangiare ed erano rimasti anche soli.
Lei aveva solo 11 anni, e con la sua mamma e suo fratellino di 9 anni emigrarono prima che la guerra portasse via pure loro; sognavano di avere una vita migliore e degna di essere vissuta. 
Era inizi dicembre e Joanna sperava di vivere finalmente il Natale, come tutti i bambini del mondo, in un luogo nuovo e tranquillo. Lei non lo aveva mai vissuto, non aveva mai avuto un albero di natale, dei regali, un presepe, non aveva mai visto Babbo Natale.
Mentre era in attesa di scendere dal gommone sul quale si era imbarcata con tutti gli altri, vide un uccellino che si avvicinò a lei e cominciò a cinguettare insistentemente. 
Joanna si incuriosì di questo piccolo uccellino, cercò di capire cosa volesse dire e lo seguì.
Scese frettolosamente e con l'uccellino dinanzi a lei, arrivarono vicino ad una piccola casetta abbandonata; l'uccellino si fermò quì e ad un certo punto portò a Joanna: delle pigne, delle bacche, dei pezzetti di legno, dei rametti di abete,e le disse: Ecco ora puoi costruire il tuo albero di Natale ed il tuo presepe. 
Ti ho procurato ciò che potrebbe servirti, e questa è la casetta nella quale devi realizzarlo. Questa sarà la tua casa per sempre, vivrai quì con la tua famiglia.
Joanna rimase stupita di tutto ciò e non ebbe la forza di dire nulla, sembrava quasi ipnotizzata da quest'uccellino, le sembrava un sogno. 
Quando si rese conto che era tutto vero, tornò indietro dalla madre e dal fratellino raccontando loro, tutto ciò che le era accaduto. 
E' un miracolo: pensarono.
E da allora cominciarono la loro nuova vita, con un pensiero rivolto sempre al loro paese che avevano nel cuore, nonostante tutto. 
Finalmente però potevano vivere la loro nuova nascita, il vero Natale.

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