Giuseppe si trovava, in compagnia di altri bambini della sua stessa età, nei pressi di un parco immenso.
Non ci si era mai addentrato, perchè il
parco nascondeva dei segreti che nessuno mai aveva voluto scoprire.
Decise quindi di entrarci, ma i suoi amici non lo seguirono.
Prese coraggio, e si incamminò lentamente, osservando tutto ciò che si muovesse intorno a lui.
C'erano
altissimi abeti, alberi maestosi, slanciati e longevi,chiamati "i
principi dei boschi", più avanti si trovò di fronte a dei
faggi, e a dei bellissimi fiori colorati che emanavano un profumo
inebriante.
Ad un certo punto scorse da lontano qualcosa mai visto
prima.... era un fiore che sembrava “il re dei fiori”, cosi'
bello che Giuseppe rimase quasi senza fiato e, con un'emozione che non si
spiegava.
Si avvicino', ed ecco che lo sfiorò con delicatezza.Ad un tratto il fiore cominciò a parlare a bassa voce.
- Ciao, disse: Io mi chiamo “orchidea fantasma”.
Il bambino, sentendo un leggero mormorio, si avvicino'
al fiore, si sedette accanto a lui e, decise di ascoltarlo.
- E l'orchidea: mi chiamano così perchè sono come un fantasma, in quanto sono un fiore
raro e siccome vivo nelle foglie di faggio, difficilmente mi possono notare. Non vedevo l'ora che qualcuno mi scorgesse, ero
stanco di stare sempre al buio, solo e senza che nessuno mi potesse
avvistare, ma non posso essere colto perchè sono una specie
protetta. Ora finalmente vivrò qui e, farò parte di questa grande
famiglia per diverso tempo.
Giuseppe allora, soddisfatto e
contento di questa “grande scoperta”, decise di portare lì i suoi amici
per farli estasiare dalla visione dell' orchidea, e comunque capì una cosa: che nei boschi e nei parchi ci sono tante ricchezze naturali da scoprire e proteggere perchè sono la nostra fonte di sopravvivenza.
Nessun commento:
Posta un commento